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Educazione Terapeutica
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Preparazione efficace all'autogestione del diabete mellito.

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Mini-trekking dei Monti Lucretili

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È noto che l'attività fisica fa bene alla salute, purché sia frequente, di intensità moderata e di durata consitente (minimo 30-60 minuti al giorno). Inoltre, se svolta in condizioni "gradevoli" (ciascuno saprà quale significato attribuire a questo aggettivo: in compagnia/da soli, all'aperto/in palestra o piscina, in autonomia/con istruttore, con un pizzico di agonismo/in totale relax, eccetera...) fa anche bene allo spirito.

Per chi ha il diabete tipo-2 l'attività fisica potenzia tutti gli effetti della cura, della quale costituisce un pilastro fondamentale (tanto da fare sembrare in alcuni casi il diabete guarito). Per chi ha il diabete tipo-1, invece, l'attività fisica - pur essendo salutare - comporta la necessità di adattare con finezza e competenza gli altri elementi della cura: dosaggio dell'insulina e alimentazione, per evitare fastidiosi sbalzi della glicemia.

Noi abbiamo scelto un'attività che si svolge nella natura e che si unisce alla (ri)scoperta di parti del nostro territorio tanto affascinanti quanto poco frequentate. Abbiamo quindi organizzato - in collaborazione con D-project (presidente Simona Tarascio) - alcuni mini-trekking (ove il prefisso "mini" indica solo che non si marcia con tenda, sacco a pelo, stoviglie e fornelli sulle spalle, ma si dorme in B&B e si cena in ristoranti... o castelli!), portando con sè nello zaino i pochi bagagli necessari allo spostamento. Come sempre accade in incontri del genere, ciascuno ha tratto vantaggio, nella gestione del proprio diabete, non solo dai consigli dei medici ma anche dagli scambi con gli altri partecipanti.

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Qui di seguito la descrizione dei mini-trekking già svolti.

13-15/5 2022. Ritorno alla prima versione del nostro mini-trekking, quella del 2011, fra Tivoli, San Polo dei Cavalieri e Roccagiovine in un ambiente che conserva intatto il suo fascino naturale e storico.

Al momento delle adesioni per fortuna alcuni, poco abituati a camminare, hanno rinunciato e alla fine si sono presentati alla partenza 5 persone con DT1 (Alma, Iris, Marco, Roberto, Rodolfo), due persone con DT2 (Nino e Sergio), e una con SM (Antonella), oltre a me (unico diabetologo), mia moglie Silvia e Maurizio, istruttore di karate e marito di Alma. In tutto 11 partecipanti, ai quali si sono aggiunti per alcune tappe tre nostri amici.

La prima semi-tappa ci ha portato, attraverso la suggestiva sughereta di Serevitola e una cresta panoramica fra la pianura romana e la valle dell'Aniene, a San Polo, dove dopo una salutare sosta al bar sulla piazza siamo stati accolti dalla solita calorosa ospitalità del Palazzetto Leonardi (integrato per alcuni posti-letto da un appartamento adiacente) dove abbiamo tutti goduto un'ottima cena e una ricca colazione la mattina seguente.

Il sabato alle 9.00 ci sono state alcune novità: Marco, che aveva sofferto per alcuni crampi alle gambe, ha deciso di saltare le seconda tappa, sfruttando la giornata per recuperare il suo furgone e portarlo a San Polo, da dove Valentina Gentili - la nostra cortese ospite - lo ha accompagnato in auto ad attenderci a Roccagiovine; tre nostri amici ci hanno raggiunto per partecipare alle due tappe restanti (Costanza Micarelli, l'odontoiatra amica di Silvia) o soltanto alla tappa della giornata (Lionello e Cesare Lupi, due ingegneri nostri amici e grandi conoscitori del territorio). Resettato il gruppo siamo partiti verso prato Favale e il Pratone dove quasi tutti - con mia sorpresa - hanno deciso di affrontare le due ore aggiuntive di marcia per raggiungere la vetta del Monte Gennaro. Io sono rimasto con Silvia, Nino e Rodolfo a fare la guardia ai grossi zaini dei forti marciatori, guidati dai fratelli Lupi. L'escursione è poi proseguita attraverso Campitello, fosso di Vena Scritta, prato delle Forme, fosso Canepine fino a Roccagiovine, dove - dopo circa 7 ore - ci ha accolto Emi Pizzicannella, ormai amica di lunga data, che ci ha ospitato presso il B&B "Casa di Orazio". Una lieta sorpresa è stato il ristorantino di Jago, aperto di recente proprio sulla piazza, che per una modica spesa ci ha offerto birre e aperitivi vari e poi una cena molto buona, cucinata e allestita con passione. 

Domenica mattina, dopo un nuovo riassetto del gruppo con il ritorno di Marco in piena forma e l'abbandono dei fratelli Lupi per impegni di lavoro, siamo partiti presto per la tappa conclusiva. Superato il Ninfeo degli Orsini in prossimità della casa di Orazio Flacco, abbiamo iniziato la prima delle due ripide salite della giornata,che ci ha riportato al prato delle Forme. Di qui, dopo un rapido spuntino, è iniziata la discesa su una splendida stradina erbosa fiancheggiata da ginestre in fiore che ci ha portato dapprima ai ruderi della Madonna dei Ronci, e poi al fosso dei Ronci e al fosso di Collelungo, raggiunto con l'unico passaggio alquanto impegnativo del trekking, superato da tutti con disinvoltura (chi più, chi meno!). Quindi, dopo l'ultimo controllo/spuntino abbiamo affrontato la salita finale, fino al viadotto della strada San Polo-M. Morra dove eravamo transitati sabato mattina. Lì, grazie alla presenza dell'auto di Costanza che ha accompagnato Marco a recuperare il suo furgone, abbiamo potuto salutarci, dandoci con entusiasmo appuntmento a una prossima avventura. Prima di lasciarci abbiamo inviato un grazie sentito a Peppe Tarascio, dell'associazione D-Project che ha coperto le spese dell'assicurazione infortuni per i partecipanti.

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Dal mio punto di vista il bilancio di questo edizione del minitrekking è stato fra i più positivi. Tutti hanno marciato bene e di buon passo e quasi tutti hanno aggiunto l'extra del M. Gennaro, cosa che non era mai accaduta. La gestione del diabete è stata attenta e abbastanza efficace da parte di tutti, con due sole lievi ipoglcemie: una sulla salita iniziale del M. Catillo, sopra Tivoli; e una sulla salita iniziale di domenica. L'episodio di crampi del primo giorno è stato gestito bene e Marco non ha avuto nessun problema durante la tappa di domenica. Infine, ma non da ultimo, le condizioni meteo sono state perfette e l'accoglienza nei B&B calorosa e attenta come sempre.

24-27/10 2019. Riprende dopo due anni una tradizione ormai consolidata, seguendo il percorso Tivoli-San Polo dei Cavalieri, San Polo-Roccagiovine, Roccagiovine-Orvinio. La partecipazione è così ridotta da mettere alla prova il nostro entusiasmo. Ironia della sorte, aderiscono due sorelle obese - una delle quali con diabete - che non hanno la minima idea del camminare, tantomeno in montagna, e dopa la prima  penosa  semitappa che ci porta a San Polo dei Cavalieri (raggiunto in parte in auto), preghiamo i genitori di venirle a riprendere il mattino seguente e riportarle a casa. Restano con il gruppo due malati cronici ormai affezionati: Nino con diabete T2 e Antonelle con SM.

In tutto 8 partecipanti di cui due diabetologi, due accompagnatori e due... ritirate.

12-14/5 2017. Percorso: Orvinio-Castel Di Tora, Castel di Tora-Vallecupola (via M. Navegna). Si ripetono le due tappe finali del "Trekking dei 3 Parchi" come nel 2013. Questa volta però, approfittiamo del'ottimo B&B di Orvinio "Il Sorriso dei Monti" e ci ritroviamo lì la sera del venerdì, dopo avere lasciato tre auto a Vallecupola, pronti a godere dell'ospitalità della signora Paola e della figlia Roberta di "Vini & Cucina". Prima di lasciarci, chiedo a tutti i partecipanti di scrivere due righe su ciò che l'attività fisica rappresenta per ciascuno (1). La mattina di sabato, dopo la ricca colazione preparata da Simonetta e Camillo partiamo presto, percorrendo in senso inverso (sud-nord) una tappa del Cammino di San Benedetto, riscoperto e segnato da qualche anno.

Partecipanti 17, di cui: 5 persone con diabete T1, 1 persona con diabete T2, 1 persona con SM, 2 medici e 8 familiari-accompagnatori.

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7-9/10 2016. Ancora un nuovo percorso quest'anno, che ci ha permesso di completare il "Trekking dei 3 Parchi" percorrendone le due tappe centrali (Roccagiovine-Orvinio e Orvinio-Castel di Tora). Nonostante le previsioni incerte, il meteo ci ha regalato due splendide giornate autunnali senza pioggia né vento, contraddicendo l'abituale precisione delle varie app specializzate.
Partecipanti 15: 4 persone con diabete T1, 1 persona con diabete T2, 1 persona con SM, 2 medici e 7 familiari-accompagnatori.
La logistica è stata un po' più complessa del solito perché, trattandosi di due tappe in linea, la sera di venerdì abbiamo portato tre auto all'arrivo.

Fra le persone con diabete T1, Eleonora Betti, cantautrice toscana trapiantata a Roma, nota anche per il suo blog: "diabetedartista". 

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28-30/6 2013, nuovo percorso: Orvinio - Castel di Tora - Vallecupola.
Ritrovo il venerdì sera a Roccagiovine; sabato trasferimento a Orvinio e marcia di circa 5 ore e 30, percorrendo in direzione sud-nord una delle tappe del Cammino di S. Benedetto, fino a Castel di Tora; domenica, traversata del M. Navegna (1508 m) fino a Vallecupola, superando 1000 m di dislivello in salita e 700 in discesa.
Partecipanti 6: 1 persona con diabete tipo-2, 1 persona con SM, 2 medici, 2 accompagnatori.

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21-23/5 2013, stesso percorso del 2011. Partecipanti 9: 4 persone con diabete tipo-1, 3 familiari, 2 accompagnatori.

1-3/6 2012, percorso come nel 2011. Partecipanti 8: 3 persone con diabete tipo-1, 3 familiari, 1 persona con SM, 1 medico.

18-20/5 2012, percorso come nel 2011. Partecipanti 11: 5 persone con diabete (4 tipo-1, una tipo-2); 1 persona con SM; 2 medici; 3 familiari.

tivoli-s.polo

13-15/5 2011. Tre tappe, fra Tivoli, S.Polo dei Cavalieri e Roccagiovine, lungo sentieri antichi ma poco frequentati, in un ambiente ricco di tesori naturali, come la sughereta di Serevitola, e preziosi documenti del passato, come il castello di S. Polo dei Cavalieri, antica sede dell'Accademia dei Lincei, o la Villa di Orazio Flacco presso Roccagiovine.

Il primo pomeriggio si cammina circa 3 ore, partendo dalla stazione di Tivoli e affrontando una prima salita iniziale di discreta pendenza; la seconda tappa, da S.Polo a Roccagiovine dura circa 5 ore, con possibilità di raggiungere in altre 2 ore la vetta del Monte Gennaro; la terza tappa, in circa 5 ore, riporta per altra via a S.Polo da dove, intorno all’una, si può raggiugere il punto di partenza con l’autobus di linea.

Partecipanti 6: una persona con diabete tipo-1, una persona con sclerosi multipla (trattata con interferone), 1 medico, 2 familiari, una accompagnatrice.

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